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La festa della Mamma

Cari amici del web,

oggi vi vorrei parlare della festa della mamma, e delle sue originifesta della mamma

La  festa della mamma non è una ricorrenza presente solo in Italia ma, in realtà, è diffusa in tutto il mondo, e si festeggia nella seconda domenica di maggio.

Le sue origini sembrano essere legate alle antiche popolazioni politeiste che, nel periodo primaverile, celebravano le divinità femminili legate alla terra e alla sua ritrovata fertilità. Nell’antica Grecia gli Elleni dedicavano alla loro genitrice un giorno dell’anno: la festa coincideva con le celebrazioni in onore della dea Rea, la madre di tutti gli Dei. Gli antichi romani, invece, intitolavano una settimana intera la divinità Cibele, simbolo della Natura e di tutte le madri.

In epoca moderna la festa della mamma è stata interpretata e festeggiata in modi diversi a seconda della regione o dello Stato di riferimento. Tutte le tradizioni però hanno messo e mettono tuttora al centro la mamma e il suo ruolo all’interno della famiglia.

La nostra mamma è unica, e assoluta, ci hanno dato la vita, ci hanno amato, ed hanno sempre fatto il meglio per noi, ma io credo che sia più difficile essere mamma che essere figli.

La mia mamma è stata ed è una mamma amorevole, ferma, giusta, con tanta forza, con valori grandi ed importanti, che io ho fatto miei e mi sono serviti, in momenti belli, ma sopratutto in quelli difficili.

festa della mammaPosso dire che essendo nata nel 1962 sono stata testimone di un grande cambiamento della figura della donna nella società e di conseguenza anche della mamma. Una volta essere donna significava, essere mamma,e di subire a volte le scelte del proprio uomo, scegliere di stare a casa e crescere i propri figli, accudire loro ed il proprio compagno, consegnarsi alla propria famiglia, reprimendo ogni aspirazione personale.

Negli anni 70 c’è stato un grande cambiamento, le donne hanno manifestato, si è ottenuta una parità dei diritti e questo è stato un grande passo in avanti per il ruolo della donna e della mamma. Ma nella testa delle persone il cambiamento è avvenuto solo dopo molti anni ed anche  oggi abbiamo leggi che sopratutto nel mondo del lavoro,  non danno pari opportunità tra donna e uomo.

Ancora in molti paesi del mondo la donna viene scelta per accompagnare uomini importanti, vengono vendute, vengono maltrattate. Nell’inseminazione artificiale, ci vogliono ben due donne per dare un figlio ad una coppia che sceglie questa via, ma non è diabolico? Dove è finita la dignità della donna?

Ci sono tanti bimbi, che si possono adottare, tanti figli in attesa di essere amati, tanti figli abbandonati.

La donna oggi non è schiava di nessun meccanismo, può scegliere di essere, la donna, oppure madre di  amare ed essere amata, ma rimarrà sempre diversa dall’uomo, perché i nostri corpi sono diversi, le nostre emozioni sono diverse, il nostro sentire è diverso.

Anche se non ho figli miei, anche io mi sento una mamma, perché ho avuto la possibilità e la fortuna e la forza di mettermi in gioco, con la mia cara Associazione Oikos.

Non sono stati partoriti da me questi bimbi, ma dentro è come se lo fossero, sono stati parte di me, mi sono presa cura di loro, donandomi a loro, ai loro bisogni alle loro cure, li ho accolti, li ho nutriti, ho asciugato le loro lacrime, li ho aiutati e visti crescere, li ho tanto amati e li amo ancora.

 Nello scambio che c’è stato tra me e loro mi hanno dato la possibilità di crescere come donna.

Ma la forza più grande ed anche il dolore misto a gioia è stata, donarli alla loro vita migliore, fare quello che ogni mamma farebbe per un proprio figlio, donargli  un  futuro migliore, oggi queste mie due  figlie hanno 14 anni ed io le ho seguite e li seguirò per tutta la loro vita, mi chiamano zia, mi interpellano nei momenti importanti della loro vita, ci incontriamo a volte e ci raccontiamo la nostra vita e  ci vogliamo bene. Abbiamo un legame speciale, molto bello e molto importante per loro, ma anche per me.

Hanno fatto parte e saranno parte della mia vita per sempre, è stata un esperienza unica, che rifarei anche domani, carica del gusto e dell’emozione di sentirsi madre.

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