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L’arte di incartare

Cari amici e clienti di Bóntón  questa settimana voglio parlarvi dell’arte di incartare e cioè ho ideato un corso di impacchettamento per i nostri cari oggetti o doni, oppure piante, dolci, frutta, o pacchi natalizi.

Le origini e l’arte del pacchetto ci arriva dal Giappone.

La parola giapponese usata per indicare l’arte di incartare è “tsutsumi”, termine che letteralmente significa pacco, regalo, oggetto, dono e che deriva da verbi col significato di avvolgere, coprire, ma anche nascondere, tenere segreto.

corso pacchetti regaloDebbo dire che nei miei svariati viaggi fatti a Milano, in occasione della fiera Homi sull’oggettistica, ho potuto fare diversi corsi sull’arte di impacchettare e quelli che mi ha lasciato un segno nel cuore sono stati proprio quelli giapponesi, ma sopratutto un intero giorno con una geisha, che oltre a sapere cinque lingue, saper servire il tè, l’arte di disporre i fiori nel vaso e decorare la casa è chiaramente anche cucinare, sapeva anche incartare i regali. Quello che mi ha colpito, di questa donna, non è solo il loro abbigliamento ma la serenità la gioia e la meticolosa precisione nel fare ogni cosa, ogni gesto fatto con particolare attenzione, una vera e propria sintonia con tutto quello che girava intorno a lei e sopratutto quello che arrivava alle sue mani.

La maestria e la manualità, si possono acquisire con la pratica. Io, dopo ben 27 anni di attività di pacchetti ne ho fatti tanti, ma quello che colpisce le persone che ti guardano mentre crei il loro pacchetto, è la creatività e l’amore con il quale componi la carta con i nastri e applicazioni di fiori o verdura. La creatività è un esercizio meraviglioso per la mente e per le mani, misto ad un pizzico d’amore per quello che si crea. E’ veramente una delle meraviglie della vita!

Rispetto al concetto occidentale del pacchetto inteso come qualcosa di fortemente visibile lo tsutsumi rappresenta un’idea culturale differente, quella cioè di proteggere il dono in materiali, forme e colori semplici, sobri ed eleganti.

Nello tsutsumi c’è innanzitutto il piacere estetico del contemplare un pacchetto senza la fretta di strappare carta e nastri per vedere cosa c’è dentro. Anticamente alcuni tsutsumi fatti per occasioni cerimoniali particolari non dovevano neppure aprirsi, bastava sapere che al loro interno qualcosa rimaneva protetto al sicuro.

NEL GIAPPONE DI OGGI TSUTSUMI SIGNIFICA PRESENTARE I REGALI, spesso senza avvolgerli e nasconderli completamente, ma offrendoli alla vista esaltati da materiali e da forme particolari.

La tradizione di scambiarsi doni ha origine religiosa e trova le proprie radici all’interno della religione scintoista. Gli innumerevoli dei dello Shintoo (“via degli dei”) ricevevano dagli uomini, come offerte rituali, riso, sale, frutta, semi, piccoli pesci secchi ecc. per avere in cambio buona fortuna, salute, benessere, raccolti abbondanti. Queste offerte venivano presentate avvolte, protette, legate o semplicemente appoggiate su materiali naturali quali foglie, cortecce, bambù, paglia, pietra, terracotta, carta e così via. L’utilizzo della carta era spesso privilegiato in quanto considerato un materiale sacro e particolarmente caro agli dei: la pronuncia degli ideogrammi che significano “Dio” e “carta” è infatti omofona,”kami” in entrambi i casi, e per tale motivo avvolgere nella carta corrispondeva ad avvolgere col nome degli dei.

DA SEMPLICI FOGLI DI CARTA in cui porre il cibo a elaborate ciotoline e contenitori realizzati con la tecnica dell’origami (piegare la carta senza tagli e incollature) l’elemento carta sacralizzava ogni piccola cosa posta sugli altari dei Kami, gli spiriti dello Shintoo presenti negli elementi della natura. In più la carta, che si fabbrica in Giappone coi metodi tradizionali, viene chiamata “washi” che significa sia carta giapponese sia carta della pace.

Tutte queste radici etimologiche, rituali e religiose fanno sì che una qualsiasi piccola cosa, una volta impacchettata con un foglio di carta, assuma un valore simbolico altissimo e spesso richieda un’altrettanto accurata cura nel dono che sarà ricambiato. Il senso di unotsutsumi è quindi proteggere il dono avvolgendolo nel sacro e poi offrirlo in segno di pace e armonia. A questi significati si aggiungono l’attenzione e il tempo che vengono dedicati alla preparazione dello tsutsumi e che denotano un dono ben più importante del regalo che viene impacchettato, è infatti un pezzetto della propria vita che si dedica a questo gesto e più accurato sarà lotsutsumi più prezioso sarà il suo valore simbolico.

pacchetti regaloDopo questo cenno storico passo alla presentazione del corso che vorrei tenere in negozio, a numero chiuso di dieci persone. Vi elenco di seguito gli incontri con i contenuti previsti in ogni incontro.

Mi sono presa il gusto ed il lusso di tenere questo corso, proprio io in prima persona, per trasmettere agli altri, qualcosa di me e l’amore con cui porto avanti ogni giorno la mia attività. Perché la parte esterna del regalo è e resterà un vestito importante.

Giovedì 20 aprile
Origini dell’arte di impacchettare. Carte e materiali principali.
Giovedì 27 aprile
laboratorio di impacchettare insieme.
Giovedì 4 maggio
forme particolari, sacchetti e nastri, impacchettare piante e pacchi NatalIZI, cesti e torte.
Giovedì 11 maggio
coccarde e nastri particolari conclusione del corso e apertura  dei pacchi

Quota di partecipazione: 20 euro a persona

Orario: 21.00-22.00

Gruppo chiuso solo per dieci persone. Aperte le iscrizioni per fare più corsi.

Vi aspetto numerosi. Un caro saluto a tutti!

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