Descrizione
L’umiltà del legno e la vivacità del colore in un Atto di Fede.
Il volume più completo sulla storia e il significato di questa preghiera mariana tradizionale è Il rosario, salterio della Vergine, Edb, scritto da padre Riccardo Barile.
In esso l’autore afferma che «per ora non è agevole ricostruire la storia dei grani aggiunti». Nelle corone fino al XV secolo questi cinque grani non erano ancora presenti, almeno da quanto risulta dai dipinti dell’epoca. Un’ipotesi è che derivino da una corona in onore del Signore approvata da papa Leone X nel 1516, nella quale dopo i 33 grani piccoli degli anni della vita di Gesù, con i quali si recitava il Padre nostro, si trovavano cinque grani più grandi che corrispondevano alle piaghe di Cristo e con i quali si recitava l’Ave Maria.
Comunque sia, i cinque grani sono diventati caratteristici delle moderne corone mariane e servono a distinguerle dagli altri tipi di corona. Alcuni suggeriscono di utilizzarli così: Recita del Credo sulla croce finale, un Padre nostro sul primo grano grosso, tre Ave Maria sui grani piccoli, un Padre nostro sull’altro grano grosso. L’importante è recitare il Rosario il più possibile, pregando la Vergine perché interceda per noi e le nostre famiglie e meditando sui misteri della vita di Cristo.
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